25 maggio 2020


Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.
Giovanni 3: 16



20 maggio 2020


The Light Is Jesus
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TU PREGHI PER IL TUO PASTORE?
Essere pastore è catalogato all'interno delle quattro Attività più difficili negli Stati Uniti.
È una chiamata divina, un ministero affidato da Dio. Solo Lui può dare le qualità che servono.
Perché un pastore deve essere:
• Predicatore
• Esempio
• Padre
• Marito
• Consigliere
• Oratore
• Pianificatore
• Ministro
• Visionario
• Direttore
• Mentore
• Amico
• Tato
• Conciliante
• Consigliere per matrimoni
• Consigliere per giovani
• Formatore di leader
• Maestro della Bibbia
• Insegnante
• Guida
• Amministratore
• Intercessore, ecc, ecc.
Oltre ad essere:
• Portiere del tempio
• Autista di fratelli
• Personale di pulizia
• Responsabile della sicurezza
• Leader di lode
• Il primo in arrivo e l'ultimo ad uscire

Ogni pastore affronta costantemente
Critiche quali:
- Il sermone non mi riempie
- Il culto è molto lungo
- Il culto è molto breve
- I figli del pastore non sono un esempio secondo gli altri.
- La predica è troppo semplice
- La predica è troppo complessa
- Le decisioni troppo dure
- Le decisioni troppo superficiali
- E' troppo influenzato
- È troppo dittatore

Una delle cose più difficili che c'è nella vita di un pastore è sapere che le persone che oggi lo amano, probabilmente domani lo tradiranno.
Un'altra difficoltà è la consapevolezza che non si comprende spesso che le decisioni prese ambito della chiesa sono prese per concordare i caratteri dei diversi fratelli e avere una linea comune con la via tracciata da Dio per quella chiesa, e non è un'opera personale ma è frutto di preghiere intense.
Il Pastore secondo una statistica mondiale molte volte e 'la persona più solitaria della congregazione.
Si può vedere un pastore essere circondato da persone, ma pochissime volte di persone che sono interessati ai suoi problemi. Si carica delle difficoltà di tutti ma pochi comprendono le sofferenze e le lacrime che egli del continuo versa per tenere la chiesa nella pace e nella fede.
Essere un pastore e' un grande privilegio ma anche una grande responsabilità. Essere pastore è qualcosa che riguarda il cuore.
Nonostante i pesi senti la gioia di Cristo, nonostante le lacrime e le delusione di alcuni non puoi mollare perché sai che ti ha chiamato il sommo Pastore e Lui ti asciuga le lacrime e ti darà il premio. Essere pastore è meraviglioso perché senti Dio che ti affianca in ogni luogo e tempo. Ma è necessario pregare per loro. Grazie Signore per questo grande onore che hai dato a questi tuoi servi, aiuta i nostri pastori ogni giorno a curare, guidare le nostre comunità e ad essere saggi. Io prego per il mio pastore..

12 maggio 2020



Cinque minuti importanti 

In casa mia, quand'ero bambino, avevamo una regola che chiamavamo dei “ Cinque minuti “. Cinque minuti prima di andare a scuola dovevamo essere tutti pronti per una riunione di preghiera con la mamma. Era­vamo molti e dove la mamma si trovava, lì pregavamo. Poteva essere in cucina o in sala da pranzo o in camera da letto o nel cortile, non importava il luogo. Noi ci in­ginocchiavamo e la mamma invocava la be­nedizione del Signore sopra ciascuno di noi e lo ringraziava per la provvidenza divina avuta fino a quel giorno. Spesso i nostri no­mi erano menzionati e speciali benedizioni invocate sopra ciascuno di noi. Se qualche bambino del vicinato si tro­vava a passare in quel momento da casa nostra per proseguire per la Scuola (e ciò accadeva sovente) veniva incluso nel nostro circolo di preghiera. Alla fine di essa vi era un bacio per cia­scuno di noi ed andavamo via. Quei cinque minuti erano molto impor­tanti per noi bambini. 

ADELAIDE BLANTON


02 maggio 2020

Rallegratevi sempre nel Signore. Ripeto: rallegratevi. La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Il Signore è vicino. Non angustiatevi di nulla, ma in ogni cosa fate conoscere le vostre richieste a Dio in preghiere e suppliche, accompagnate da ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesù. Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e viste in me, fatele; e il Dio della pace sarà con voi. (Filippesi 4:4-9)

01 maggio 2020


Salmo 116:1-19
Lode per la liberazione
Io amo il SIGNORE perché ha udito la mia voce e le mie suppliche. Poiché ha teso l'orecchio verso di me, io lo invocherò per tutta la mia vita. I legami della morte mi avevano circondato, le angosce del soggiorno dei morti mi avevano colto; mi aveva raggiunto la disgrazia e il dolore. Ma io invocai il nome del SIGNORE: «SIGNORE, libera l'anima mia!» Il SIGNORE è pietoso e giusto, il nostro Dio è misericordioso. Il SIGNORE protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato ed egli mi ha salvato. Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perché il SIGNORE t'ha colmata di grazie. Tu hai preservato l'anima mia dalla morte, i miei occhi dalle lacrime, i miei piedi da cadute. Io camminerò alla presenza del SIGNORE sulla terra dei viventi. Ho creduto, perciò ho parlato. Io ero molto afflitto. Dicevo nel mio turbamento: «Ogni uomo è bugiardo». Che potrò ricambiare al SIGNORE per tutti i benefici che mi ha fatti? Io alzerò il calice della salvezza e invocherò il nome del SIGNORE. Scioglierò i miei voti al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo. È preziosa agli occhi del SIGNORE la morte dei suoi fedeli. Sì, o SIGNORE, io sono il tuo servo, sono tuo servo, figlio della tua serva; tu hai spezzato le mie catene. Io t'offrirò un sacrificio di lode e invocherò il nome del SIGNORE. Adempirò le mie promesse al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo, nei cortili della casa del SIGNORE, in mezzo a te, o Gerusalemme.
Alleluia. 

Questo salmo è di grande incoraggiamento quando siamo oppressi e scoraggiati da svariate prove. Quando la nostra vita sembra venire meno, questi versi ci invitano a confidare in Dio. Il salmista ha ricevuto una risposta da parte del Signore quando dice: “Ha udito la mia voce e le mie suppliche”. (v.1) Quante lacrime versiamo a causa dei nostri dolori, quante lacrime rigano il nostro volto a causa delle afflizioni che ci colgono all’improvviso. Il mio pensiero va a Gesù Cristo poco prima della Pasqua, dopo l’ultima cena, quando, insieme ai suoi discepoli, entrò nel giardino del Getsemani, e ,staccatosi da loro, pregò intensamente il Padre dicendo: “Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Però non la mia volontà, ma la tua sia fatta”. (Luca 22: 42) Era in agonia, in grande sofferenza a causa della sua prossima morte espiatrice. Egli stava chiedendo a Dio Padre se c’era qualche altro modo attraverso il quale l’umanità potesse essere salvata. Ma non ci fu risposta, perché non c’era alcun altra soluzione se non quella della croce. Il dolore di Cristo non era il pensiero della Sua morte, ma il contatto con il peccato, sì, perché alla croce avrebbe dovuto portare il peccato di tutti gli uomini, sia i miei, sia i tuoi.  A volte l’afflizione può trascinarci nella fossa più profonda della disperazione, ma il verso 4 ci viene in soccorso “Ma io invocai il nome del SIGNORE: «SIGNORE, libera l'anima mia!”. Forse non avremo subito una risposta, ma ciò che conta è che le nostre richieste giungono a Lui. Il salmista ci ricorda che Dio è misericordioso e non tarda nel soccorso. Il salmista promette di invocare il Signore per tutta la sua vita, sia questo il nostro desiderio, la nostra bramosia, il nostro scopo. Non invocare Dio solo nel dolore, ma condivi con Lui anche le tue gioie e le tue vittorie. Dio è fedele perché mantiene le Sue promesse, non ricorriamo alle risorse umane per uscire fuori dai problemi, ma poniamo tutta la nostra fiducia in Lui. E ricordiamoci di esse fedeli testimoniando delle grandi opere del Signore “Scioglierò i miei voti al SIGNORE e lo farò in presenza di tutto il suo popolo”. Il salmista aveva fatto delle promesse nella sua angoscia ed adesso dichiara di presentarsi nel Tempio con offerte di ringraziamento. Ci sono e ci saranno momenti bui angosciosi e tribolati, ma noi vogliamo chiedere al Signore di aiutarci fino alla fine, perché ci ha liberati e ne siamo usciti vittoriosi. Ricondiamoci che non amiamo il Signore per le sue liberazioni ma perché Egli è Dio benedetto in eterno.
(Caracciolo Raffaele)

Atti 2 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di ...