26 giugno 2020

Perché parlate troppo?

Ma il vostro parlare sia: "Sì, sì; no, no"; poiché il di più viene dal maligno. (Matteo 5:37)

Quando si parla con leggerezza, non pesando bene le parole che si dicono, si rischia di demolire e non di edificare coloro che ascoltano. Non a caso Gesù specifica che il nostro parlare deve essere sì o no. Questo non significa che il cristiano non deve argomentare o esprimere le proprie idee e opinioni. Però, quando parliamo, non siamo chiamati a parlare secondo i nostri sentimenti ma alla luce della Parola di Dio. La verità biblica deve essere il centro dei ragionamenti, tutto quello che si dice si deve rapportare ad essa. Sia il vostro parlare sì, sì e no, no, significa anche: “ riflessione”. Soffermarsi e verificare se la scrittura è in armonia con quello che si pensa, ogni parola deve essere confermata dalla voce meravigliosa del Maestro. Nella 2 epistola di Pietro l’apostolo avverte del pericolo che c’è nel parlare secondo la carne: “Però ci furono anche falsi profeti tra il popolo, come ci saranno anche tra di voi falsi dottori che introdurranno occultamente eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si attireranno addosso una rovina immediata.” (2Pietro2:1) Uomini carnali che seducono attraverso le parole, attraverso i propri desideri, uomini frustrati che prendono piacere e diletto non nelle cose del Signore, ma nelle proprie cose. Chi parla troppo rischia di essere sedotto dai suoi stessi ragionamenti, e diventa preda dell’ avversario. Il vangelo fai da te non funziona, il vangelo di Gesù è verità. Più che mai oggi si deve proclamare Cristo Salvatore con forza e decisione, senza aggiungere o togliere niente “Io lo dichiaro a chiunque ode le parole della profezia di questo libro: se qualcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungerà ai suoi mali i flagelli descritti in questo libro; se qualcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli toglierà la sua parte dell'albero della vita e della santa città che sono descritti in questo libro.” (Apocalisse 22:18-19) Senza adulterare la Parola della Grazia con un parlare viziato dal peccato. C’è un giudizio per coloro che parlano nel nome del Signore senza che Dio abbia parlato. Il cristiano è un araldo, un messaggero e deve rapportare quello che il Suo Signore gli dice, non dire quello che vuole: “sia il tuo parlare sì o no.” 

19 giugno 2020

LA BIBBIA

Il corpo è seminato corruttibile e risuscita incorruttibile; è seminato ignobile e risuscita glorioso; è seminato debole e risuscita potente; è seminato corpo naturale e risuscita corpo spirituale. Se c'è un corpo naturale, c'è anche un corpo spirituale. Così anche sta scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; l'ultimo Adamo è spirito vivificante. Però, ciò che è spirituale non viene prima; ma prima, ciò che è naturale, poi viene ciò che è spirituale. Il primo uomo, tratto dalla terra, è terrestre; il secondo uomo è dal cielo. Qual è il terrestre, tali sono anche i terrestri; e quale è il celeste, tali saranno anche i celesti. E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, così porteremo anche l'immagine del celeste.
Ora io dico questo, fratelli, che carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l'incorruttibilità.
Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati. Infatti bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilità e che questo mortale rivesta immortalità.
Quando poi questo corruttibile avrà rivestito incorruttibilità e questo mortale avrà rivestito immortalità, allora sarà adempiuta la parola che è scritta:
«La morte è stata sommersa nella vittoria».
«O morte, dov'è la tua vittoria?
O morte, dov'è il tuo dardo?»
Ora il dardo della morte è il peccato, e la forza del peccato è la legge; ma ringraziato sia Dio, che ci dà la vittoria per mezzo del nostro Signore Gesù Cristo.
Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore. (1 Corinzi 15:42-55)

17 giugno 2020

Diventare ed essere: qual è la differenza


Diventare: Passare a una condizione diversa dalla precedente. 

Essere: Esistere, senza alcuna determinazione, spesso in opposizione a sembrare, apparire.

Sono due definizioni che si trovano nel vocabolario della lingua Italiana. Questi due verbi sono sostanziali per la vita dell’uomo in particolare per il cristiano. La domanda che ci dobbiamo porre è questa: “sono diventato un cristiano o sono un cristiano?” Non è un gioco di parole, ma una realtà che deve essere cosciente. Aderire ad un pensiero religioso non produce nessun risultato spirituale, tanti aderiscono ad ideologie cambiando la loro condizione di pensiero, ma non di comportamento, altri si aggregano a dei gruppi con scopi benefici, ma non cambiano il loro carattere. Altri ancora hanno degli interessi socio-politici, ma rimane sempre la stessa personalità. 
Essere significa esistere, essere presente, vivere senza condizioni. Il credente che ha realizzato Cristo Gesù nella sua vita, devi vivere l’essere, non l’apparenza e tantomeno l’adesione. “ Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti con il cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per essere salvati.” (Romani 10:9-10) L’apostolo Paolo centra l’obiettivo quando parla di cuore, “con il cuore si crede” quando è coinvolto il cuore allora sarà coinvolto anche il nostro “essere”. Dio bisogna viverlo, perché Egli vive. Bisogna coinvolgere tutto il nostro “essere” anima, corpo e spirito. Non pensare che la sola conoscenza della bibbia sia la soluzione per vivere un vero cristianesimo. Il vero cristianesimo è essere una sola cosa con Dio e con la Sua Parola. Non lasciarti travolgere dall'idea di Dio ma vivi Dio come Egli è. Dio non ha bisogno di sostenitori, ma di figli ubbidienti e coinvolti nel Suo progetto. Se hai aderito solo mentalmente a Dio, rivolgiti a Lui e pregando chiedi di essere senza nessuna condizione un Suo figliuolo. “Ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d'uomo, ma sono nati da Dio.” (Giovanni 1:12-13) 

16 giugno 2020

                        LA BIBBIA

SALMO 31

Al direttore del coro.
Salmo di Davide.
O SIGNORE, poiché ho confidato in te,
fa' che io non sia mai confuso;
per la tua giustizia liberami.
Porgi a me il tuo orecchio;
affrèttati a liberarmi;
sii per me una forte rocca, una fortezza dove tu mi porti in salvo.
Tu sei la mia rocca e la mia fortezza;
per amor del tuo nome guidami e conducimi.
Tirami fuori dalla rete che m'han tesa di nascosto;
poiché tu sei il mio baluardo.
Nelle tue mani rimetto il mio spirito;
tu m'hai riscattato, o SIGNORE,
Dio di verità.
Detesto quelli che si affidano alle vanità ingannatrici;
ma io confido nel SIGNORE.
Esulterò e mi rallegrerò per la tua benevolenza;
poiché tu hai visto la mia afflizione, hai conosciuto le angosce dell'anima mia,
e non mi hai dato in mano del nemico;
tu m'hai messo i piedi in luogo favorevole.
Abbi pietà di me, o SIGNORE, perché sono tribolato:
l'occhio mio, l'anima mia, le mie viscere si consumano di dolore.
La mia vita vien meno per l'affanno,
i miei anni svaniscono nel pianto;
la forza m'è venuta a mancare per la mia afflizione,
si logorano tutte le mie ossa.
A causa dei miei nemici sono diventato obbrobrio,
un grande obbrobrio per i miei vicini,
e uno spavento per i miei conoscenti.
Chi mi vede fuori fugge via da me.
Sono dimenticato completamente, come un morto;
sono simile a un vaso rotto.
Perché odo le calunnie di molti,
tutto m'incute spavento intorno a me,
mentr'essi si consigliano a mio danno
e meditano di togliermi la vita.
Ma io confido in te, o SIGNORE;
io ho detto: «Tu sei il mio Dio».
I miei giorni sono nelle tue mani;
liberami dalla mano dei miei nemici e dai miei persecutori.
Fa' risplendere sul tuo servo la luce del tuo volto;
salvami per la tua benevolenza.
O SIGNORE, fa' ch'io non sia confuso, perché t'invoco;
siano confusi gli empi,
sian ridotti al silenzio nel soggiorno dei morti.
Ammutoliscano le labbra bugiarde
che parlano contro il giusto con arroganza,
con alterigia e con disprezzo.
Quant'è grande la bontà che tu riservi a quelli che ti temono,
e di cui dai prova in presenza dei figli degli uomini,
verso quelli che confidano in te!
Tu li nascondi all'ombra della tua presenza, lontano dalle macchinazioni degli uomini;
tu li custodisci in una tenda,
al riparo dalla maldicenza.
Sia benedetto il SIGNORE;
poich'egli ha reso mirabile la sua benevolenza per me,
ponendomi come in una città fortificata.
Io, nel mio smarrimento, dicevo:
«Sono respinto dalla tua presenza»;
ma tu hai udito la voce delle mie suppliche,
quand'ho gridato a te.
Amate il SIGNORE, voi tutti i suoi santi!
Il SIGNORE preserva i fedeli,
ma punisce con rigore chi agisce con orgoglio.
Siate saldi, e il vostro cuore si fortifichi,
o voi tutti che sperate nel SIGNORE!

Atti 2 Quando il giorno della Pentecoste giunse, tutti erano insieme nello stesso luogo. Improvvisamente si fece dal cielo un suono come di ...