29 novembre 2019


LE PRIORITÀ PER UNA VITA ED UN SERVIZIO CRISTIANO



Testo: 1Samuele 8:1-5

In questo studio parleremo delle priorità che un cristiano deve avere par dare al Signore un servizio efficace ed una vita completamente consacrata. Il nostro testo ci parla dell’errore di Samuele,  egli andava a svolgere il suo servizio di giudice per tutto Israele,  aveva una comunione profonda con il Signore e tante altre virtù spirituali. Ma aveva trascurato la sua famiglia e di conseguenza quando divenne anziano ed avanti con l’età, nominò i suoi figli giudici ma nessuno di questi seguiva le orme del padre, anzi si lasciavano facilmente corrompere. Il risultato di tutto questo fu che Israele ebbe una valida occasione per chiedere un re.

Ci sono molti validi servitori del Signore che commettono lo stesso errore, pensando che il servizio sia la cosa più importante e lo è, ma il servizio fa parte di una serie di priorità,cioè bisogna dargli il giusto posto nella vita cristiana, perché se trascuriamo le altre priorità rischiamo di trovarci con dei pesi che difficilmente  potremo portare con conseguenze disastrose.

Certamente ci domandiamo ma quali sono queste priorità? Sono molto semplici e pratiche, servono a dare il giusto equilibrio alla nostra vita cristiana, eccole: Il Signore, te stesso, la famiglia, la chiesa locale, la testimonianza.

  1. IL SIGNORE

a.      In principio Iddio [Genesi 1:1]

La prima cosa che dobbiamo capire è quella di mettere il Signore al primo posto, per un cristiano è fondamentale  che ogni pensiero, ogni azione, ogni progetto, ogni cosa, abbia la consapevolezza che il  Signore è colui che approva o disapprova i nostri desideri. Egli ha l’ultima parola.

Conosciamo il Signore  [Osea  6:3]

Conoscere sempre di più il Signore, ci porta a scoprire il Suo infinito Amore, la Sua bontà, la Sua misericordia. Non dobbiamo accontentarci di una conoscenza superficiale, [Salmo 19:1]ma più approfondiamo la Sua conoscenza e più siamo spinti dalla fede ad amarlo e servirlo, e tutto ciò può avvenire solo attraverso la lettura della Sua Parola e la preghiera che sono fondamentali per avere una vita cristiana vittoriosa.

b.       Riconoscerlo in tutto ciò che facciamo [Proverbi 3:6]

Sembra quasi un gioco di parole ma riconoscere il Signore in ogni nostro progetto, in ogni nostra iniziativa ecc…, significa avere una vita arresa nelle Sue mani e che confida in Lui [Proverbi 3:5]. Questo atteggiamento  non ci deve indurre a pensare che dobbiamo rinunciare alla nostra personalità, ma dobbiamo essere onorati di collaborare con Lui ed ascoltare il Suo parere.

c.         Dargli l’adorazione, la lode, l’onore e la gloria   [Salmo 29:1-2 ]

L’adorazione, la lode, devono essere la priorità assoluta per un cristiano, perché sono il mezzo per ricevere la benedizione divina, tante volte le sostituiamo con parole ripetute per abitudine, per dar spazio alle nostre richieste, non sapendo che il Signore già conosce le nostre necessità, ma la nostra sollecitudine a volte ci fa dimenticare che se non entriamo prima alla presenza del Signore non otterremo nessuna risposta, saremmo come quelli che gridano in un cortile verso una finestra dalla quale non si affaccerà nessuno per ascoltarli.[Giacomo 4:2-3 ].Dobbiamo entrare in casa.   

d.      E’ il Signore della nostra vita [Salmo 44:4]

Il nostro arrendi mento al Signore deve essere totale, non possiamo dargli solo la metà del nostro cuore o soltanto una parte il Signore lo vuole tutto [Proverbi 23:26]. Se il Signore regna nella nostra vita, avremo vittoria sulle malattie, sulle difficoltà della vita anche quando tutto sembra senza speranza, Egli ci indicherà la via d’uscita.

Ci sarebbero molte altre caratteristiche del Signore di cui potremo parlare, ma per adesso ci fermiamo qui, Il Signore sicuramente ci rivelerà personalmente cose meravigliose che non sentiremo predicare da nessun pulpito, sempre che continuiamo a metterlo al primo posto.

  1. TE STESSO

a.      Cura il tuo rapporto con il Signore [Deuteronomio 6:5]

Il  Signore ci ama di un amore immenso e desidera avere un rapporto intimo con noi, quindi dobbiamo studiarci di ricambiare questo amore anche se non potremo ricambiarlo nella stessa misura perché umanamente siamo limitati [Giovanni 15:17]. Quindi dobbiamo fare tutto ciò che a Lui piace. La tua lode, la tua adorazione e la tua preghiera, il tuo servizio devono essere guidate dallo Spirito Santo [Romani  8: 26-27].

b.      Cura il tuo corpo [1Corinzi 3:16-17]

E’ importante che il nostro corpo sia curato in maniera equilibrata, non dobbiamo mai eccedere in un senso o nell’altro, anche qui dobbiamo chiedere aiuto allo Spirito Santo, visto che siamo il Suo tempio, dobbiamo saperci regolare  nel cibo, ci sono dei cristiani che sono obesi e il mangiare  “squisiti pranzetti” li porta a combattere con le conseguenze di questi  cibi, (disturbi intestinali, mal di stomaco, cardiopatia con un alto rischio di diabete o infarto ecc.). Ma ci sono altri invece che vanno all’altro estremo cioè rinunciano al cibo perché vogliono mantenere una certa linea, riducendo il proprio corpo ad un mucchietto d’ossa che cammina. Una sana alimentazione ed un equilibrata attività sportiva, tipo: una passeggiata a piedi o in bicicletta ci farà solo che bene. Il Signore desidera che noi godiamo di quello che ci ha donato ma in modo giusto, affinché il nostro corpo sia sempre in ottima forma, per poterlo servire.

c.       Cura la tua mente e i tuoi pensieri [Filippesi 4: 8]

C’è tanta letteratura, ci sono tanti film, tante pubblicità, tante vuote canzoni che cercano di offuscare la nostra mente, mettendoci in condizioni di non saper reagire in modo razionale. Per questo il Signore ci chiama a nutrire la nostra mente ed i nostri pensieri con la Parola di Dio, che ci protegge come un elmo protegge un soldato [Efesini 6:17].Nell’Antico Testamento, i sacerdoti indossavano  la tiara che era un turbante da mettere sul capo, su questo turbante vi era una targa d’oro puro con la scritta “Santo al Signore”[Esodo 28:36-38] la nostra mente, i  nostri pensieri devono essere puri davanti al Signore, dobbiamo abbandonare i cattivi pensieri che cercano di turbare la nostra comunione con Dio, evitiamo quindi di leggere letteratura cattiva, evitiamo di guardare programmi o film e canzoni che con la loro volgarità cercano di coinvolgere anche il nostro comportamento, ricordiamoci che il Signore vuole santificarci, ed Egli può farlo solo con la nostra piena collaborazione.

d.      Essere di esempio [Ecclesiaste 7:1]

Quello che siamo, parla molto di più di ciò che diciamo. Il nostro modo di esprimerci, le nostre azioni, il nostro abbigliamento sono ben visibili a quanti ci circondano. Dobbiamo imparare ad essere temperati in ogni cosa, dobbiamo parlare come si conviene a dei figliuoli di Dio; il nostro primo esempio è dentro le mura domestiche, verso la nostra famiglia, evitiamo  di urlare se è possibile affinché i nostri vicini possano sempre avere un buon esempio da noi. Sul nostro lavoro, facendo sempre il nostro dovere e sopportando i  colleghi di carattere difficile.

In altre parole, facciamo in modo che il nostro vivere quotidiano possa essere guidato dallo Spirito Santo, così potremo conquistare anime al Signore anche senza parole  ma con fatti concreti affinché  la nostra reputazione sia buona.[Atti 4:13]

  1. LA FAMIGLIA

a.      Amare la propria moglie [Efesini  5:25]

La moglie è la parte che insieme al marito forma la famiglia, dare quindi tutto il nostro amore e la massima considerazione per il ruolo che Dio gli ha affidato, significa amarla come Cristo ha amato la Chiesa; evitiamo di creare dispiaceri, evitiamo di trascurarla per cose futili ed anche per cose che a noi sembrano importanti. Lei è il nostro aiuto convenevole e quindi dobbiamo condividere tutti i nostri problemi, i nostri progetti, le nostre preghiere ed il nostro servizio insieme, anche perché è lei che si cura dell’educazione dei nostri figli e dell’amministrazione della nostra casa [Proverbi 31] questo capitolo ci descrive tutte le virtù di una buona moglie.



b.      Amare il proprio marito [Efesini 5:22-24]

 La sottomissione citata in questi versetti, non significa essere schiave del marito, ma il               rispetto e l’amore che ogni moglie deve avere nei suoi confronti, e deve contribuire alla crescita spirituale e materiale del proprio congiunto con dedizione, pazienza e abnegazione. E’ importante che lo seguano in ogni cosa, ma pronte a correggere in modo privato e con amore, le cose che non sono condivise in piena libertà di dialogo, essendo di esempio ai propri figli che impareranno dal loro comportamento ad essere dei ragazzi ben educati all’amore verso il Signore e ai propri genitori [Proverbi 13:1].

c.       Educare i propri figli [Salmo 128:3-4]

Come genitori abbiamo l’onore e l’onere, di educare ed amare i nostri figli che non sono nostri, ma sono un dono che ci viene dal Signore [Salmo127:3-5] e quindi dobbiamo fare del nostro meglio affinché possano anch’essi conoscere ed accettare il Signore come loro personale Salvatore. Come abbiamo detto il nostro esempio è fondamentale per loro, saperli ascoltare,dargli i giusti consigli, insegnare loro l’ubbidienza e sapergli dare la giusta correzione, senza irritare la loro personalità [Efesini 6:4], fa parte di quello che abbiamo imparato dall’esperienza della vita, ma soprattutto ciò che impariamo ogni giorno alla scuola del Signore.

I nostri figli non potranno amare la chiesa e la fratellanza se noi disertiamo i culti, non possono imparare ad avere rispetto per i nostri conduttori se ci sentono criticare l’opera che essi svolgono;  oppure non possono amare la preghiera e la Parola di Dio se non ci vedono pregare e meditare la Bibbia o magari non li coinvolgiamo in questa sana attività quotidiana. Insegniamo loro a rispettare le autorità,  di applicarsi nello studio, ad essere rispettosi e tolleranti verso i loro compagni, scegliendo bene le proprie amicizie. Come genitori dobbiamo vigilare su questo, informandoci sulle famiglie di quest’ultimi, dei luoghi che frequentano ecc. Facciamo in modo che tutto contribuisca alla crescita spirituale e sociale dei nostri figli.  

  1. LA CHIESA LOCALE ED IL SERVIZIO CRISTIANO [ECCLESIASTE 5:1]

a.      La nostra comunità locale è il luogo dove il Signore incontra i Suoi figli, è nella comunità che il credente gode della presenza del Signore e della comunione fraterna [Salmo 133], andare alla casa del Signore con gioia e non per abitudine, [Salmo 122:1].

b.      Andiamo con il giusto atteggiamento, presentandoci al Signore con la nostra offerta di lode e adorazione, contribuendo con il canto, la preghiera e la testimonianza [Salmo 29:1-2]. Offriamo il nostro culto con santa riverenza, discernendo bene ciò che facciamo, chiedendo aiuto allo Spirito Santo, il quale presenterà la nostra offerta come Dio gradisce [Romani 8:26-27].

c.       Portiamo con noi la nostra famiglia, è importante che i nostri figli vengano insieme a noi alla casa del Signore, iscriviamoli alla scuola domenicale, la riunione dei giovani e verifichiamo il loro progresso, ma cerchiamo in qualche maniera di tenerli vicini a noi nelle riunioni settimanali. Partecipiamo alle attività della comunità: l’evangelizzazione, culti all’aperto, riunioni speciali ecc., sapendo che il Signore si serve di persone attive e dinamiche [1Re 19 :19].

d.      Non disertiamo le riunioni di culto per futili motivi, se siamo stanchi fisicamente, nel Signore troveremo il giusto riposo, perché privarci della benedizione del Signore compromettendo così anche il servizio che svolgiamo nella nostra comunità? Il Signore non ci affiderà mai un ministerio  o un servizio particolare, se saremo dei cristiani superficiali e carnali.[1Corinzi 3:1].

  1. LA TUA TESTIMONIANZA  [ATTI 16:1-2]

a.      Abbiamo già toccato questo argomento, ma vogliamo approfondire alcuni aspetti. Una buona testimonianza dobbiamo darla nella nostra casa, ai nostri vicini [Atti 22:12], non possiamo predicare bene e fare il contrario di ciò che diciamo, la gente ci osserva ed è pronta a puntare il dito, ma come abbiamo già detto il nostro obiettivo è quello di conquistare anime al Signore anche senza parole. [ 1Pietro 2:11-12].

b.      La nostra buona testimonianza verso i nostri fratelli [ Atti 6:3], la nostra condotta è determinante per la fratellanza, se vogliamo conquistare la fiducia ed il rispetto, dobbiamo essere dei veri cristiani [Atti 11:22-24]. Ogni ipocrisia, ogni cattiva azione sarà smascherata dal Signore [ Atti 5:3].

c.       Nei nostri rapporti sociali, a scuola, sul posto di lavoro, è importante non accettare compromessi, ma dobbiamo avere fermezza, perché sappiamo che al Signore non piace barattare la Sua grazia con gli interessi del mondo [Atti 4:19-20].

Come vedete, ci sono delle priorità importanti che dobbiamo adempiere per rendere più efficace il nostro servizio al Signore, non possiamo stravolgere quest’ordine, altrimenti commetteremo lo stesso errore di Samuele. Tutto questo si può realizzare solo con la nostra vita arresa all’opera dello Spirito Santo ed il nostro cuore ripieno dell’Amore di Dio [1Corinzi 13].

( Scritto da un caro fratello in Cristo che è stato chiamato alla casa del Padre )

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