Isaia
63:9
In tutte le loro angosce.
Non fu un inviato, né un angelo
ma lui stesso a salvarli;
nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;
se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;
Non fu un inviato, né un angelo
ma lui stesso a salvarli;
nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;
se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;
Ad un chirurgo fu chiesto una volta quale fosse stato l’intervento
più importante che avesse eseguito. Il dottore ci pensò su un momento, ne
poteva ricordare molti che avevano richiesto tutte le sue capacità.
Poi ne raccontò uno che era stato particolarmente
significativo per lui, ma per una ragione completamente diversa.
La probabilità di sopravvivenza della sua giovane paziente
era solo del dieci per cento. La ragazza era così debole e fragile. Mentre la stavano
preparando per l’anestesia lei disse: ”Dottore, io prego ogni sera prima di
andare a dormire, mi piacerebbe pregare anche ora”. Il dottore le diede il suo
permesso e, poiché in quel periodo lui stesso aveva delle difficoltà che lo
rendevano infelice, le chiese di includerlo nella sua preghiera. La ragazza
chiese a Gesù, il Buon Pastore, di proteggere il Suo agnello e di esserle
vicino nelle tenebre e concluse con le parole: “E benedici il dottore!” Disse
poi al chirurgo “Non ho paura perché Gesù mi ama e mi porterà attraverso questa
operazione”.
Profondamente toccato da questa certezza di fede il chirurgo
stesso pregò silenziosamente. Egli sentì che, affinché la vita della ragazza
potesse essere salvata, la sua mano avrebbe avuto bisogno della guida di Dio.
La giovane sopravvisse a quell’operazione. Il chirurgo sapeva che quel giorno
aveva ricevuto capacità speciali.
Egli concluse il suo racconto con queste parole: “Quella
ragazza mi ha insegnato che Gesù sicuramente mi porterà attraverso i miei
problemi se metto tutto nelle Sue mani!”.
(Tratto da "The Good Seed" tradotto da Fasanella Grazia)
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