13 gennaio 2020


Isaia 63:9

In tutte le loro angosce.
Non fu un inviato, né un angelo
ma lui stesso a salvarli;
nel suo amore e nella sua benevolenza egli li redense;
se li prese sulle spalle e li portò tutti i giorni del passato;


Ad un chirurgo fu chiesto una volta quale fosse stato l’intervento più importante che avesse eseguito. Il dottore ci pensò su un momento, ne poteva ricordare molti che avevano richiesto tutte le sue capacità.
Poi ne raccontò uno che era stato particolarmente significativo per lui, ma per una ragione completamente diversa.
La probabilità di sopravvivenza della sua giovane paziente era solo del dieci per cento. La ragazza era così debole e fragile. Mentre la stavano preparando per l’anestesia lei disse: ”Dottore, io prego ogni sera prima di andare a dormire, mi piacerebbe pregare anche ora”. Il dottore le diede il suo permesso e, poiché in quel periodo lui stesso aveva delle difficoltà che lo rendevano infelice, le chiese di includerlo nella sua preghiera. La ragazza chiese a Gesù, il Buon Pastore, di proteggere il Suo agnello e di esserle vicino nelle tenebre e concluse con le parole: “E benedici il dottore!” Disse poi al chirurgo “Non ho paura perché Gesù mi ama e mi porterà attraverso questa operazione”.
Profondamente toccato da questa certezza di fede il chirurgo stesso pregò silenziosamente. Egli sentì che, affinché la vita della ragazza potesse essere salvata, la sua mano avrebbe avuto bisogno della guida di Dio. La giovane sopravvisse a quell’operazione. Il chirurgo sapeva che quel giorno aveva ricevuto capacità speciali.
Egli concluse il suo racconto con queste parole: “Quella ragazza mi ha insegnato che Gesù sicuramente mi porterà attraverso i miei problemi se metto tutto nelle Sue mani!”.

(Tratto da "The Good Seed" tradotto da Fasanella Grazia)

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