10 aprile 2020


LA RETE DEL PECCATO
Giacomo 1: 14-15
Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo seduce; poi la concupiscenza concepisce e genera il peccato, e il peccato, quand'è consumato, produce la morte.

La concupiscenza è il desiderio smodato di qualcosa. Desiderare qualcosa che Dio non approva e non viene collocato nel meraviglioso piano della salvezza è peccato. Il peccato è come la tela che tesse il ragno. All’inizio è piccola, poi pian piano, giorno per giorno, diventa sempre più grande a tal punto che riesce ad intrappolare insetti di grosse dimensioni. La tela è realizzata mediante fili in materiale viscoso che gli stessi ragni producono, questo ci dice che il peccato non è prodotto da Dio ma dall’uomo, Giacomo è chiaro quando afferma che: “Ciascuno piuttosto è tentato dalla propria concupiscenza” quel “propria” significa personale, sua. Il peccato non è una fantasia inventata da un gruppo religioso o da ideologie dogmatiche, il peccato è reale, vero e si manifesta in atti concreti. La produzione di questo materiale vischioso da parte dei ragni è generata da una ghiandola e serve ad intrappolare i nemici facendoli divenire fonte di nutrimento. L’uomo senza Dio cerca in tanti modi di intrappolare altri nella rete del peccato, ma anche di nutrirsi dei loro peccati. La rete tessuta è resistente, sopporta il peso, la tensione e la pressione, da soli non è possibile liberarsi, quando si cade nella rete, la morte è quasi certa, il ragno attacca, avvolge nella seta la preda la immobilizza non lasciandole scampo. C’è un altro particolare della rete, se cade la piaggia o soffia il vento il ragno non abbandona la sua ragnatela, ma la tesse di nuovo senza stancarsi (cfr. Salmo 42:7) a meno che non si rompe il filo da cui il ragno scende, solo in questo modo l’aracnide abbandona la sua tela, ancora oggi la scienza non riesce a dare una risposta a questo fenomeno. Caro amico, se sei caduto in questa trappola, c’è soltanto un modo per uscirne: la rottura del filo. C’è Uno che può ogni cosa e si chiama Gesù, Egli solo può rompere il legame con la tela, Lui solo può liberarti completamente. Alla croce Gesù ha compiuto tutto quello che Dio padre Gli aveva ordinato. Ha liberato i prigionieri dalla schiavitù del peccato, ha aperto gli occhi ai ciechi ha rialzato i paralitici, ha risuscitato i morti. Questo è Dio, riconoscilo in tutte le tue vie. Dio ti benedica.
Caracciolo Raffaele

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