IMITIAMO I BEREANI
Ma i fratelli subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, appena giunti, si recarono nella sinagoga dei Giudei. Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così. Molti di loro, dunque, credettero, e così pure un gran numero di nobildonne greche e di uomini. Ma quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che la Parola di Dio era stata annunciata da Paolo anche a Berea, si recarono là, agitando e mettendo sottosopra la folla. 14 I fratelli, allora, fecero subito partire Paolo, conducendolo fino al mare; ma Sila e Timoteo rimasero ancora là.
Quelli che accompagnavano Paolo, lo condussero fino ad Atene, e, ricevuto l'ordine di dire a Sila e a Timoteo che quanto prima si recassero da lui, se ne tornarono indietro.
(Atti 17:10-15)
Sono convinto che la bugia più pericolosa sia quella che è quasi vera. Il credente rigenerato riesce a riconoscere la maggior parte delle truffe pseudo-cristiane che vede online, in TV o dal pulpito. Ma Satana non sempre dispiega i suoi inganni attraverso ciarlatani superficiali, spesso li occulta con cura nell'ambito del cristianesimo ortodosso. Sempre più falsi insegnanti nascondono le loro eresie nei cavilli della sana dottrina. E come le termiti che devastano una casa, i segni del disastro sono evidenti solo dopo che il danno è fatto. Abbiamo bisogno di un discernimento biblico affilato come arma di difesa in prima linea, contro le invasioni furtive dell'errore teologico. Paolo e Sila incontrarono questo tipo di discernimento nei loro viaggi missionari quando ministrarono i Giudei a Berea. Luca descrisse gli ebrei di Berea in questo modo: ” Or questi erano di sentimenti più nobili di quelli di Tessalonica, perché ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se le cose stavano così. Molti di loro, dunque, credettero (Atti 17:11–12). La familiarità dei Bereani con la Scrittura dell'Antico Testamento li equipaggiò per abbracciare il nuovo insegnamento che stavano ascoltando da Paolo. Non erano ingenui, ma non erano nemmeno incapaci di imparare qualcosa di nuovo, a condizione che potesse essere confermato dalla Parola di Dio. John MacArthur lo descrive in questo modo: "I Bereani ricevettero la parola con grande entusiasmo, esaminando quotidianamente le Scritture, per vedere se le cose predicate da Paolo stavano così. Erano aperti alla verità e cercavano nella Parola sé stessi. Non c'è da stupirsi che Luca li descriva come più nobili di quelli di Salonicco." Tale esame è tradotto con anakrin, una parola talvolta usata in un'indagine giudiziaria. I nobili Bererani setacciarono attentamente le prove e conclusero che il Vangelo che Paolo proclamò era la verità che adempì la promessa dell'Antico Testamento. I Bereani davano massima importanza e autorevolezza alla Scrittura. Essa fu l'arbitro finale sulla loro valutazione della predicazione di Paolo. Attraverso la scrittura, furono in grado di pesare le parole di Paolo sulla bilancia della loro approfondita analisi biblica. La Scrittura era il filtro accurato ed efficace dei Bereani per ricevere la verità e respingere l'errore. Il fatto che leggevano le Scritture “ogni giorno” indicava anche un alto grado di alfabetizzazione biblica. Non si limitavano a immergere le loro diciture nella lettura delle storie preferite e nella memorizzazione di “versi della vita". Erano completamente immersi nella Parola di Dio, la studiavano insieme collettivamente, ed erano in grado di scoprire e identificare la storia di Cristo intessuta in tutto l'Antico Testamento. Nella bibbia non c'è alcuna menzione dei Bereani che si consultano con fonti diverse dalla Scrittura. Era sufficiente la fede nella Scrittura ed è evidente che loro la usavano come regola fondamentale della loro fede.
La chiesa di Berea non esiste più, ma la sua eredità continua a vivere nella Chiesa, mentre esaminiamo attentamente la Scrittura nel discernere la verità dall'errore. I lupi moderni vagano tra il gregge di Dio in sofisticate pelli di pecora. Il discernimento è necessario per intercettare questi lupi prima che varchino la soglia dell’ ingresso delle nostre chiese. Credere ingenuamente che queste minacce non siano applicabili nel contesto ecclesiastico attuale significa comprare la menzogna che il nemico vuole venderti. Dalle parole di John MacArthur:
"I cristiani non dovrebbero essere ingenui. Non dobbiamo chiudere un occhio sul pericolo. Non dobbiamo fare amicizia con le opere infruttuose delle tenebre, "Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele;" (Efesini 5:11) Non possiamo essere onnicomprensivi permettendo ai falsi insegnanti di infiltrarsi ed essere distruttivi.
La chiesa di Berea non esiste più, ma la sua eredità continua a vivere nella Chiesa, mentre esaminiamo attentamente la Scrittura nel discernere la verità dall'errore. I lupi moderni vagano tra il gregge di Dio in sofisticate pelli di pecora. Il discernimento è necessario per intercettare questi lupi prima che varchino la soglia dell’ ingresso delle nostre chiese. Credere ingenuamente che queste minacce non siano applicabili nel contesto ecclesiastico attuale significa comprare la menzogna che il nemico vuole venderti. Dalle parole di John MacArthur:
"I cristiani non dovrebbero essere ingenui. Non dobbiamo chiudere un occhio sul pericolo. Non dobbiamo fare amicizia con le opere infruttuose delle tenebre, "Non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; piuttosto denunciatele;" (Efesini 5:11) Non possiamo essere onnicomprensivi permettendo ai falsi insegnanti di infiltrarsi ed essere distruttivi.
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