La gioia della prova
Fratelli miei, considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate, sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. E la costanza compia pienamente l'opera sua in voi, perché siate perfetti e completi, di nulla mancanti.
(Giacomo 1:2-4)
Sono dei versi forti, sembra che Giacomo voglia infierire contro coloro che attraversano delle prove esortandoli ad avere una grande gioia. Sappiamo che non è proprio così. Giacomo stava scrivendo a dei Giudei convertiti a Cristo e che vivevano fuori dal territorio d’Israele, per loro era un periodo di prova essendo lontani dalla fratellanza. Il credente non è immune da prove e tribolazioni, anche Gesù diceva: “Nel mondo avete tribolazioni, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo.” (Giovanni 16:33) I credenti possono beneficiare dei vantaggi prodotti dalla prova della fede: la costanza, la perfezione, la completezza. La fede attiva non incoraggia la religiosità, non stimola l’attivismo, ma aiuta a crescere e maturare nella conoscenza di Dio. I fedeli dell’era apostolica a motivo delle prove (persecuzioni, oppressioni, soppressioni, malattie ecc…) crescevano nella conoscenza di Cristo piegando con gioia i cuori alla volontà del Signore. Oggi come allora tutti siamo tribolati, forse per alcuni non è grave e persistente, ma come tutti quelli che ci hanno preceduti siamo e saremo afflitti da svariate prove. Facciamo nostre le parole di Giacomo “Considerate una grande gioia quando venite a trovarvi in prove svariate.” Dio ci benedica!
(Caracciolo Raffaele)
(Caracciolo Raffaele)
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