Efesini 2:8,9
“Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti;” (Efesini 2:8,9)
E’ piena estate. Nel caldo di mezzogiorno sto pedalando attraverso un parco accanto a prati inariditi per mancanza di acqua. C’è a stento qualcuno e il grande stagno è ancora sotto il sole brillante.
Improvvisamente mi fermo , preso alla sprovvista. Una tartaruga acquatica giace sotto un albero. Come ha fatto ad arrivare lì, così lontano dal suo ambiente naturale? Sta cercando disperatamente, con tutte le sue forze di muoversi da lì e tornare all’acqua così essenziale per la sua vita, ma senza alcun risultato.
Il suo guscio è troppo pesante e le sue gambe troppo deboli. Il terreno mostra le tracce dei suoi vani sforzi. Un passante ne ha pietà “Guarda come sta provando a salvarsi. Senza aiuto è sicuramente perduto.”
Con attenzione raccolgo la tartaruga, la porto allo stagno e la metto in acqua. Essa si immerge subito e nuota via. Poi torna di nuovo in superficie, allunga la sua grande testa rossa fuori dall’acqua e infine scompare. La creaturina è stata salvata da una terribile difficoltà. E’ così che Dio agisce con noi. Quando ci allontaniamo da Dio, non volendo vivere con Lui e sotto la Sua guida, lasciamo il nostro ambiente vitale al quale siamo stati destinati. Chiunque riconosce questa grave situazione è incline a fare sua la via per ritornare a Dio. E’ allora che ci accorgiamo che tutto ciò che noi facciamo è inutile. L’unica nostra possibilità è la fede attraverso la grazia di Dio. Ecco perché Gesù è morto “mentre eravamo ancora senza forza” (Romani 5:6)
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